La sostenibilità aziendale è un approccio strategico al business aziendale che integra responsabilità sociale, ambientale e economica nelle operazioni quotidiane di un’impresa. L’obiettivo è operare in modo da soddisfare le necessità del presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di esaudire le proprie, garantendo un equilibrio tra il benessere dell’ambiente, della società e della redditività economica.
Questo implica un impegno a lungo termine che tiene conto di tre dimensioni fondamentali: ambientale, sociale ed economica, nella lingua inglese le 3P (Planet, People, Profit).
1. Sostenibilità Ambientale
La sostenibilità ambientale riguarda le azioni che un’azienda intraprende per ridurre il proprio impatto sull’ambiente. Lo scopo è quello di preservare le risorse naturali e diminuire l’inquinamento attraverso differenze e pratiche tra cui la riduzione delle emissioni di gas serra, la gestione responsabile dei rifiuti, l’uso efficiente delle risorse e l’economia circolare.
2. Sostenibilità Sociale
La sostenibilità sociale riguarda il rispetto dei diritti umani e l’impegno per il benessere delle persone, sia all’interno che all’esterno dell’azienda. Questa dimensione comprende: condizioni di lavoro eque e benessere delle comunità locali, promozione delle diversità e dell’inclusione oltre al coinvolgimento degli stakeholder.
3. Sostenibilità Economica
La sostenibilità economica si concentra sul mantenimento di una performance finanziaria solida e stabile nel lungo termine,a patto che non vengano compromesse le altre dimensioni sopra indicate. Ciò è fattibile e mantenibile solo attraverso una crescita responsabile, un impegno in trasparenza e responsabilità fiscale e la ricerca di un’innovazione sostenibile.
Il 25 settembre 2015, i governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite hanno sottoscritto un’ Agenda, approvata poi dall’Assemblea generale dell’ONU, costituita da 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs., inquadrati all’interno di un programma d’azione costituito da 169 traguardi da raggiungere in ambito ambientale, economico, sociale e istituzionale entro il 2030.
Le aziende possono contribuire agli SDG in vari modi:
Crescita economica sostenibile: attraverso l’inclusione economica e lavorativa, la garanzia di condizioni di lavoro sicure, dignitose e ben retribuite, la creazione di valore economico in modo responsabile e l’adozione di pratiche che riducano gli impatti ambientali. Consumo e produzione responsabili: attraverso l’adozione di modelli di produzione e consumo che minimizzano i rifiuti, l’inquinamento e l’uso delle risorse naturali. Possono implementare strategie di economia circolare e ridurre l’uso di materiali non sostenibili. Azioni per il clima: attraverso la lotta contro i cambiamenti climatici riducendo le emissioni di gas serra, utilizzando energie rinnovabili, e adattando i processi produttivi per ridurre l’ impatto ambientale.
Uguaglianza di genere: attraverso politiche per la parità di genere, la promozione dell’inclusività e l’offerta di opportunità professionali sia per uomini che per donne, in particolare in settori tradizionalmente dominati da un genere specifico.
Città e comunità sostenibili: attraverso investimenti in iniziative che migliorano le infrastrutture e i servizi nelle comunità locali e la creazione di un impatto positivo e duraturo per la società.
Perché le aziende dovrebbero puntare sulla sostenibilità?
Anche se i temi sui quali si discute hanno valore universale, non esiste un principio univoco in grado di persuadere le aziende nel puntare a investire su una sempre maggiore sostenibilità; manager e imprenditori, prendendo spunto dalla propria quotidianità dentro e fuori il mondo business, dovrebbero essere in grado di comprendere quali sono le molle capaci di spingerli a orientare il proprio business verso questo nuovo paradigma. Oltre alle motivazioni già citate, è utile introdurre altri principi, spunti fondamentali per iniziare a orientare il cambiamento.
Vantaggio competitivo: investire nella sostenibilità può rappresentare un vantaggio competitivo. Le aziende che adottano pratiche responsabili tendono a guadagnare una reputazione positiva, che può attrarre nuovi clienti, partner e investitori. In un mercato sempre più orientato verso i valori etici e ambientali, le imprese sostenibili si distinguono e possono accedere a segmenti di mercato più ampi, soprattutto tra i consumatori più giovani e consapevoli.
Riduzione dei costi: la sostenibilità non riguarda solo il “fare bene”, ma anche il “fare meglio”. Adottando pratiche più efficienti, come la riduzione dei consumi energetici, il riciclo, l’ottimizzazione delle risorse e la gestione dei rifiuti, le aziende possono ridurre i costi operativi. Inoltre, l’investimento in tecnologie pulite e rinnovabili può generare risparmi a lungo termine, soprattutto con l’aumento dei costi delle risorse non rinnovabili.
Gestione dei rischi: le aziende che non adottano misure di sostenibilità si espongono a vari rischi, tra cui cambiamenti normativi, problematiche ambientali e reputazionali. Ad esempio, l’introduzione di leggi ambientali più stringenti potrebbe comportare costi per le imprese non sostenibili. Inoltre, la crescente pressione dei consumatori e degli investitori su temi come l’etica e l’ambiente potrebbe danneggiare l’immagine di un’azienda che non si adatta a queste esigenze.
Accesso a investimenti e finanziamenti: sempre più investitori cercano aziende che dimostrano impegno nella sostenibilità, attraverso pratiche responsabili e trasparenti. Esistono fondi d’investimento (ESG – Environmental, Social, Governance) che privilegiano le aziende sostenibili e che hanno risorse finanziarie da allocare. Inoltre, molte istituzioni finanziarie offrono prestiti agevolati o altre agevolazioni a chi adotta politiche verdi e sostenibili.
Fidelizzazione dei clienti e coinvolgimento dei dipendenti: le persone sono sempre più attenti agli impegni etici e ambientali delle aziende. I consumatori sono inclini a premiare con la loro fedeltà le imprese che adottano politiche sostenibili, e molte persone sono disposte a pagare di più per prodotti ecologici e responsabili. Allo stesso modo, i dipendenti, soprattutto quelli più giovani, sono attratti da aziende che operano in modo etico e che si impegnano per il bene comune. Una cultura aziendale sostenibile può quindi anche aumentare la soddisfazione e la motivazione dei dipendenti, riducendo il turnover e migliorando la produttività.
Innovazione e crescita a lungo termine: la sostenibilità spinge le aziende a innovare. L’adozione di tecnologie verdi, la ricerca e lo sviluppo di soluzioni a impatto zero e la ricerca di nuovi modelli di business più sostenibili possono stimolare la crescita e l’innovazione. Le aziende sostenibili sono più preparate ad affrontare i cambiamenti e le sfide future, come le crisi ambientali e le trasformazioni del mercato. In questo modo, la sostenibilità non è solo una questione etica, ma anche una strategia di business a lungo termine.
Conformità e reputazione: molte nazioni e regioni stanno introducendo regolamenti più severi in materia di ambiente e sostenibilità. Le aziende che non si adeguano rischiano sanzioni legali e danni reputazionali. Essere proattivi in materia di sostenibilità aiuta le aziende a rimanere conformi alle normative e a migliorare la loro reputazione, riducendo i rischi di controversie o critiche pubbliche.
Abbiamo compreso quanto puntare sulla sostenibilità non sia solo una questione di etica, ma una decisione strategica che offre alle aziende numerosi vantaggi in termini di costi, innovazione, competitività, reputazione e capacità di attrarre talenti e investimenti. Adottare la sostenibilità aiuta le imprese a diventare più resilienti, preparandole a un futuro in cui le sfide ambientali e sociali saranno sempre più centrali.
Ma quali sono le strategie utili per implementare la sostenibilità aziendale? Non ci resta che attendere il prossimo articolo!