Il Garante per la privacy vieta l’invio di newsletter e comunicazioni di marketing sulle caselle di posta elettronica certificata di liberi professionisti.
Dagli sforzi congiunti di Guardia di Finanza e dell’Ufficio del Garante per la Privacy è stato verificato che un’associazione aveva utilizzato una mailing list reperita online per un invio promozionale massive sulle pec di oltre 800mila professionisti italiani (fra questi soprattutto commercialisti, avvocati, notai e revisori contabili), in totale violazione dei fondamentali principi di finalità, liceità e correttezza del trattamento dei dati personali.
Oltre a essere stati trattati senza consenso, gli indirizzi P.E.C. erano stati anche reperiti in modo illecito tramite:
- registro Ini-Pec;
- Indice nazionale dei domicili digitali;
- sito web registroimprese.it;
- elenchi di alcuni ordini provinciali.
Le mail ricevute – più d’una – auspicavano l’adesione a un bando di selezione personale e a un webinar.
Le molteplici segnalazioni di quanto avvenuto al Garante da parte degli involontari destinatari avevano dato il via ai controlli, conclusi con il divieto alle società che avevano effettuato gli invii non consentiti di procedere ulteriormente con l’utilizzo dei dati dei professionisti raggiunti, prescrivendone anzi la cancellazione dai loro archivi e riservandosi di procedere inoltre con ulteriori sanzioni.
Fonte: Garante Privacy