Il social network Twitter ha appena annunciato la modifica della propria policy in materia di privacy: un cambio di rotta motivato dalla volontà dei vertici di migliorare e personalizzare ulteriormente i servizi del celeberrimo social network, dando la possibilità agli utenti di collegarsi alle storie, ai marchi e ai contenuti organici cui sono interessati più facilmente.
Sono tre i grandi cambiamenti nella privacy policy di Twitter:
- I dati web resteranno memorizzati più a lungo. Il social network utilizza i cookie per memorizzare le informazioni sugli utenti quando questi visitano un sito che dispone di un tweet incorporato o di un pulsante di condivisione Twitter. Finora queste informazioni venivano conservate per 10 giorni, ma dallo scorso 18 giugno questo avverrà per 30 giorni. Fanno eccezione gli Stati membri dell’Unione Europea e quelli che rientrano nell’area dell’Associazione europea di libero scambio (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera), dove questa pratica è vietata.
- Twitter cambierà anche le modalità di condivisione dei dati con i suoi inserzionisti e, da quello che si evince al momento, in loro favore.
- Twitter non supporterà più la modalità “Do Not Track”, che poteva essere abilitata nella maggior parte dei browser per impedire agli inserzionisti di monitorare la cronologia personale di navigazione.
Jules Polonetsky, CEO del Future of Privacy Forum ha già espresso le sue perplessità al riguardo e la sua delusione dal momento che Twitter era stato finora “uno dei pochi brand di rilievo che rispettassero il Do Not Track”.
Le modifiche sono appena entrate in vigore, il 18 giugno 2017; Twitter ha già precedentemente ampliato le impostazioni della privacy che garantiscono agli user un maggiore controllo permettendo loro la condivisione di dati personali.