Truffe telefoniche e dati reperiti tramite cookie: quale correlazione?

I cookie, come ormai ben sappiamo, sono delle tracce lasciate da un utente nel momento in cui effettua una navigazione online. Le informazioni che si possono raccogliere tramite queste “briciole” riguardano i dati dei fruitori del web: abitudini di navigazione, acquisti, ma anche dati di accesso o informazioni di contatti, laddove inseriti volontariamente.

Ora, va da sé che, non contenendo informazioni personali come un numero di telefono, non possono essere considerati i “diretti responsabili” di una truffa telefonica. Tuttavia bisogna stare all’erta perché i malfattori hanno acquisito diversi metodi per collegare i dati raccolti tramite i cookie a informazioni personali come un numero di telefono, specialmente se l’utente ha interagito online in modi che lo rivelano.

Di seguito cercheremo di spiegare meglio come questo sia possibile e indicheremo come prevenire questa tipologia di truffe.

  • Interazione Diretta sui Siti Web

Molti siti richiedono che l’utente inserisca il proprio num

ero di telefono per effettuare le più svariate operazioni (registrazione a un servizio, completamento di un acquisto, partecipazione a un concorso, abbonamento a una newsletter …). Quando si inserisce il proprio riferimento in uno di questi contesti, i cookie possono registrare altre informazioni sulle tue attività, come: pagine visitate, prodotti acquistati e preferenze di navigazione.

  • Dati Raccolti da Terze Parti (cookie di terze parti)

I cookie di terze parti, che provengono da piattaforme pubblicitarie o da altre reti di tracciamento (per esempio, Google, Facebook, o altre aziende di marketing), possono raccogliere informazioni sui siti visitati. Se un utente è registrato registrato su un social media o un altro servizio che raccoglie anche il numero di telefono, queste informazioni possono essere incrociate.

Aziende pubblicitarie o piani di marketing online usano i cookie per creare profili sugli utenti. Questi cookie possono tracciare il comportamento dell’utente su vari siti e raccogliere informazioni come la posizione geografica, gli acquisti o gli interessi.

  • Abbinamento di Dati con Altri Strumenti di Raccolta (Data Brokers)

Un ulteriore contesto è quello in cui i truffatori possono avere accesso a database di “data brokers”, cioè aziende che raccolgono informazioni pubbliche o acquistate su una vasta gamma di utenti, tra cui numeri di telefono, indirizzi e-mail, e altre informazioni personali.  I data brokers possono raccogliere i dati da molte fonti come: registrazioni pubbliche, interazioni sui social media, acquisti online e, appunto, i cookie.

Laddove un truffatore riuscisse ad avere accesso alle informazioni di un utente in uno dei modi sopra indicati, potrebbe contattarlo facendo riferimento a dettagli molto specifici e personalizzati (ad esempio, un acquisto recente o un’azienda che hai visitato online), dando l’impressione di parlare in modo informato, e cercando di ottenere ulteriori dati personali o numeri di carte bancarie.

Cosa possiamo fare per cercare di evitare di venire truffati?

1. Imparare a gestire i cookie e la propria privacy online

Controllare i permessi sui cookie_molti browser, come Google Chrome e Mozilla Firefox, offrono impostazioni avanzate che permettono di gestire e bloccare i cookie di terze parti. E’ altresì possibile scegliere di eliminare i cookie regolarmente per rimuovere i dati di navigazione.

Usare estensioni per il blocco dei cookie_ne sono un esempio Ghostery o Privacy Badger che impediscono la raccolta di dati da parte di cookie di terze parti (quelli usati per il tracciamento e la pubblicità).

Navigare in modalità “Incognito”_quando si attiva la modalità incognito (o privata), i cookie non vengono memorizzati una volta chiusa la finestra del browser, il che riduce la quantità di dati che vengono raccolti sui comportamenti online di un utente.

2. Protezione dei propri dati personali

Evitare la condivisione di dati personali online_non inserire mai informazioni personali come un numero di telefono, indirizzo o dati bancari su siti web che non siano assolutamente necessari o che non sembrino sicuri.

Controllare le autorizzazioni delle app_il controllo delle autorizzazioni fornite alle app limita il loro accesso a dati come posizione, contatti o fotocamera.

Non divulgare informazioni per telefono_evitare di fornire dati quali numero di telefono, PIN, password, dettagli bancari a chiunque ci contatti per telefono, anche se si spaccia per una compagnia conosciuta. Le aziende legittime non richiedono mai queste informazioni via telefono.

3. Impostare la “verifica a due fattori” (2FA)

Abilitare l’autenticazione a due fattori (2FA) per i propri account online, soprattutto quelli bancari, social e di e-commerce significa che, anche se un truffatore riuscisse a ottenere una password, avrebbe comunque bisogno di un secondo codice (che solo l’utente può ricevere) per accedere all’account.

4. Usare la tecnologia per proteggersi

Utilizzare app di blocco delle chiamate_app come Truecaller o Hiya identificano e bloccano le chiamate da numeri sospetti o truffaldini.

Filtri di spam_impostare i filtri per le chiamate e i messaggi di spam sul proprio smartphone. Molti dispositivi hanno un’opzione per bloccare i numeri sconosciuti o i numeri che risultano nelle liste di truffa.

Installazione di software di sicurezza_un buon antivirus o software di sicurezza per il proprio computer o smartphone può anche rilevare tentativi di phishing e altre minacce online, come malware o siti web fraudolenti.

5. Educazione e Consapevolezza

Restare aggiornati sulle truffe comuni_le truffe cambiano costantemente, quindi è importante rimanere informati sui tipi più recenti di truffe telefoniche e online. Ad esempio, il phishing e lo smishing (phishing via SMS) sono sempre più comuni, e avere una conoscenza delle tecniche più recenti sarà un supporto nel riconoscerle.

Condivisione delle informazioni sulla sicurezza_parlarne con amici e familiari, specialmente con quelli più vulnerabili, come anziani, sui rischi delle truffe telefoniche e su come proteggersi. Spesso, le vittime di truffe sono persone che non sono consapevoli dei metodi più recenti usati dai truffatori.

6. Segnala le truffe

Segnalare le truffe alle autorità_in caso di una chiamata o di un messaggio sospetto, è necessario segnalare subito l’incidente al Registro delle Opposizioni o all’autorità competente: al Garante per la protezione dei dati personali o alla polizia postale.

Blocco di numeri sospetti_a seguito della ricezione di una chiamata da un numero sospetto, bloccarlo e segnalare il tentativo di truffa alle autorità competenti o attraverso app di blocco.

7. Fare attenzione a richieste di offerte troppo allettanti

Sospetti su offerte eccezionali_se si ricevono contatti con offerte incredibili che sembrano troppo belle per essere vere (ad esempio, viaggi gratuiti, regali troppo costosi), trattarle con cautela. Le truffe telefoniche spesso utilizzano offerte che sembrano vantaggiose per ingannare le persone.

In conclusione: abbiamo appurato che i cookie da soli non possono associare una persona ad un numero di telefono, ma i truffatori possono usare una combinazione di tecniche, tra cui la raccolta di dati attraverso i cookie, l’incrocio con informazioni rilasciate sui siti (come il numero di telefono in un modulo online), e l’accesso a database esterni per costruire un profilo dettagliato che include anche il numero di telefono e altre informazioni personali. La chiave per evitare truffe telefoniche e frodi online è essere consapevoli e prendere precauzioni. Non abbassare mai la guardia, gestire bene i propri dati, verificare sempre le richieste e usare le tecnologie per proteggersi.

 

Infine ricordarsi: se qualcosa sembra sospetto…probabilmente lo è!